News

Coronavirus, facciamo chiarezza

Coronavirus, facciamo chiarezza

E’ stato ufficialmente classificato dal Comitato internazionale per la tassonomia dei virus, con il nome di SARS-CoV-2 l’agente etiologico responsabile della Sindrome Respiratoria Acuta Severa (SARS) che sta recentemente determinando l’epidemia con epicentro nell’ area metropolitana di Wuhan, nella regione cinese di Hubei. L’ Istituto Superiore di Sanità, in una nota del 12 febbraio 2020, ha evidenziato come il SARS-CoV-2, a seguito delle analisi genetiche condotte su altri coronavirus, pare sia originato dai pipistrelli. Sembra tuttavia che la trasmissione non sia avvenuta direttamente dai pipistrelli all’uomo, ma che vi sia un altro animale, ancora da identificare (forse il pangolino) , che abbia agito come intermediario per trasmettere il virus alla specie umana.
Attualmente i dati a disposizione in merito al SARS-CoV-2 evidenziano come quest’ ultimo riconosca un tempo di incubazione medio di 6,9 giorni e tasso di letalità del 2-3%. Pur rappresentando dei dati assolutamente provvisori, è interessante confrontare questi numeri con quelli relativi alle precedenti infezioni da virus appartenenti alla famiglia dei Corona; infatti il MERS-CoV, responsabile dell’epidemia “mediorientale”, presentava un tasso di letalità del 34,4 % mentre il SARS-Cov, agente etiologico dell’epidemia di Sars del 2018, mostrava un tasso di letalità del 9,6%. Sembra tuttavia, numeri alla mano, che il nuovo SARS-CoV-2, pur essendo meno letale rispetto ai precedenti virus, abbia tuttavia una maggiore contagiosità con 71.333 casi confermati al 17 febbraio 2020 di cui 1775 decessi. Al momento attuale tuttavia in Europa sono registrati 45 casi confermati, di cui 3 in italia. Questi numeri, in costante aggiornamento, hanno fatto si che l’ E.C.D.C. abbia dichiarato il rischio di contrarre un’infezione da SARS-CoV -2 all’interno dell’ Unione Europea come basso. Pare invece ancora da confermare l’informazione proveniente d uno studio tedesco secondo il quale il nuovo coronavirus possa resistere sulle superfici circa 9 giorni; questo dato è stato infatti desunto dallo studio di altri coronavirus e non su quello cinese responsabile dell’attuale epidemia in corso. Risulta invece efficace l’uso dei disinfettanti contenenti alcol al 75%, così come quelli contenenti cloro all’1% per distruggere il virus dalle superfici
Per quanto concerne invece il possibile sviluppo di un vaccino in grado di arginare il diffondersi dell’epidemia ha fatto chiarezza il dott. Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ Istituto Superiore di Sanità; entro due o tre mesi potranno infatti essere pronti dei candidati vaccini per il nuovo coronavirus cinese, ma difficilmente prima di un anno potranno essere effettivamente impiegati sul campo dal momento che sono necessari passaggi e fasi (3) obbligate per garantire la sicurezza e l’efficacia del vaccino prima della messa in commercio. Attualmente tuttavia vi sono diversi gruppi nel mondo che lavorano alla formulazione di un vaccino, sia tramite l’utilizzo di virus vettori animali non replicanti sia tramite vaccini a RNA. È bene per altro precisare come al momento attuale non vi siano terapie antivirali o antibiotiche consigliate dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità per il nuovo coronavirus cinese e, nelle linee guida sull’assistenza ai pazienti, sono indicate solo terapie di supporto, come l’ossigeno terapia e la somministrazione di fluidi.
A fronte di questi dati, ottenuti dalla ricerca e dal metodo scientifico, per curare tuttavia quella che dagli esperti viene definita come “infondemia”, l’ ISS ed il Ministero della Salute hanno creato un decalogo sul Sars-Cov-2, con la collaborazione delle Regioni, degli Ordini Professionali e delle Società Scientifiche e di categoria (tra cui FIMMG). L’impegno per prevenire l’epidemia infatti, come sottolineato dal Presidente dell’ ISS dott. Silvio Brusaferro, passa infatti non solo attraverso la ricerca e gli studi, ma anche e soprattutto attraverso i comportamenti e la divulgazione di informazioni corrette.
I dieci punti del decalogo sono scaricabili al seguente link.

 

Dott. Andrea Gonella

Dott.ssa Claudia Aiello

Posted in News

Lascia un commento