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Innovazione nella prevenzione dell’Herpes Zoster: nuovi strumenti per il Medico di Medicina Generale

Innovazione nella prevenzione dell’Herpes Zoster: nuovi strumenti per il Medico di Medicina Generale

Innovazione nella prevenzione dell’Herpes Zoster: nuovi strumenti per il Medico di Medicina Generale

19 Giugno ore 10 – 13.30 Webinar crediti 5.4

RAZIONALE

L’emergenza sanitaria, conseguente alla pandemia da SARS-CoV-2, ha causato un forte rallentamento della pratica vaccinale nel nostro Paese, con evidenti disomogeneità non solo tra Regioni ma anche tra Aziende della stessa Regione.

In molte realtà i centri vaccinali sono stati chiusi totalmente, in altre sono state effettuate, solo parzialmente, le vaccinazioni per l’età pediatrica.

Il contesto di crisi ha reso ancora più evidente il ruolo chiave dei MMG.

Gli unici studi medici rimasti attivi, anche nelle Regioni più colpite da Covid-19 e anche durante i mesi più critici, sono quelli di Medicina Generale in cui, con modalità di accesso controllato, i Medici di Famiglia hanno continuato ad offrire assistenza e prevenzione vaccinale, grazie alla capacità di determinare una veloce revisione della propria operatività, dell’organizzazione e degli strumenti utilizzati, per offrire modelli di contenimento dell’infezione e, contemporaneamente, garantire il mantenimento di tutte le attività di assistenza primaria, tra cui la prevenzione, in un contesto di sicurezza per operatori e pazienti.

L’analisi delle coperture raggiunte per l’immunizzazione attiva dei soggetti adulti a rischio e degli anziani fortemente raccomandata dal PNPV per alcune patologie infettive, dimostra che ad oggi non si è raggiunta una adeguata implementazione rispetto ai bisogni di salute della popolazione elegibile in particolar modo per la vaccinazione anti Herpes Zoster.

Il primo vaccino anti-Zoster disponibile è stato quello vivo ed attenuato, ampiamente studiato al fine di valutarne l’efficacia, la sicurezza e l’effectiveness. L’uso di questo preparato è raccomandato in soggetti di età superiore ai 60 anni dal 2006 in USA e Europa e dal 2010 in Canada. Dal 2010 l’EMA (European Medical Agency), ente regolatorio europeo, ha approvato il vaccino per i soggetti a partire dai 50 anni d’età; analogamente nel 2011 anche negli USA il vaccino è indicato a partire da questa fascia d’età.

In Italia attualmente questo vaccino a virus vivo attenuato, offerto gratuitamente come LEA, è indicato in mono-somministrazione nei soggetti di età uguale o maggiore di 50 anni ad eccezione dei soggetti seriamente immunodepressi (trattandosi di un vaccino a vettore virale vivo). In particolare, nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 è prevista, a partire dal 2018, l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione anti-Herpes Zoster alla coorte dei 65enni.

Dal momento che la presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di patologia da Virus Varicella Zoster (VZV), o aggravarne il quadro sintomatologico, oltre alla fascia d’età anziana la vaccinazione viene offerta in presenza di diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO e ai soggetti destinati a terapia immunosoppressiva.

Nel marzo 2018 l’EMA ha approvato un secondo vaccino contro Herpes Zoster (HZ); questo preparato a breve sarà disponibile in Italia. Si tratta di un nuovo vaccino, non costituito da virus vivo ed attenuato, quindi utilizzabile anche nei soggetti immunocompromessi, indicato negli adulti a partire da 50 anni e nei soggetti a rischio dai 18 anni in su, caratterizzato da un’elevata efficacia e maneggevolezza.

Il nuovo vaccino contiene la glicoproteina ricombinante E di VZV e un sistema adiuvante basato su liposomi (AS01B), che amplifica la risposta immunitaria. Una schedula a due dosi induce una risposta specifica delle cellule T che dura almeno 6 anni dopo la vaccinazione.  L’efficacia nel prevenire HZ è stata del 97% nei soggetti ≥50 anni e del 91,3% in quelli di età ≥70.

La disponibilità di questo prodotto innovativo, basato sulla tecnologia molecolare ricombinante, caratterizzato oltre che da un’elevata efficacia anche da una grande manegevolezza che lo rende particolarmente adatto al setting della medicina generale, potrà rendere più agevole il recupero delle coperture vaccinali rispetto ad una patologia che tanto impatto mantiene nella popolazione target.

Obiettivo di questo corso, che  si svolgerà in modalità Webinar (FAD sincrona), è quello di formare 40 medici di medicina generale esperti che dovranno gestire nelle Regioni di appartenenza i processi orientati alla promozione delle vaccinazioni nell’adulto ed in particolare della vaccinazione anti HZ, nonché interventi educazionali rivolti ai medici o al personale di studio, utili a garantire l’appropriatezza organizzativa, gestionale, prescrittiva nel management dell’attività vaccinale nel setting della Medicina Generale.

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