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Cura sicura, la sicurezza in Continuità Assistenziale

Cura sicura, la sicurezza in Continuità Assistenziale


La sicurezza, nelle sue varie forme, rappresenta un tema molto discusso ed attuale: siamo in un periodo storico di crisi ed insicurezza.
La sfida è aperta anche per FIMMG nell’ambito della Continuità Assistenziale.
I vissuti di isolamento, marginalizzazione e paura dei medici sono all’ordine del giorno così come frequenti sono gli episodi di minacce o violenza. Come usuale, di fronte ad un problema complesso, si cercano cause e soluzioni semplici ma l’incongruità risulta evidente.
La reazione più automatica e diffusa quando ci sentiamo insicuri è quella di difenderci con gli strumenti di cui disponiamo. Difesa, attacco o fuga. E allora ci difendiamo, ci chiudiamo, ci isoliamo, ci dotiamo di mezzi di difesa personale, sistemi di allarme e vie di fuga.
Nelle realtà della mia ASL CN1 in provincia di Cuneo FIMMG CA da alcuni anni si è impegnata strenuamente a pretendere che le norme sulla sicurezza venissero applicate dalle ASL. Sono stati intrapresi sforzi in questa direzione da parte delle Aziende per garantire una maggiore sicurezza ai medici nelle postazioni di lavoro. Dopo i necessari sopralluoghi, i tavoli di trattativa e a redazione di Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) abbiamo ottenuto numerosi miglioramenti ed altri sono in attesa di applicazione dopo fasi di trattativa.
ll dislocamento degli ambulatori in aree decorose, sicure ed illuminate in strutture presidiate h 24 quali RSA, sedi CRI, DEA o altre presidiate da volontari; una cartellonistica chiara e visibile; i pulsanti di allarme negli ambulatori e la dotazione ai medici in servizio di strumenti GPS in grado di lanciare l’ allarme alle FF.OO. ed essere localizzati in remoto nelle attività domiciliari in caso di necessità; gli strumenti di videosorveglianza, la Centrale Operativa composta da medici con procedure standardizzate di apertura e chiusura degli interventi domiciliari e territoriali in un confronto continuo con i colleghi delle postazioni territoriali e soprattutto l’accesso previo triage telefonico che valuti sicurezza ed indifferibilità dell’intervento per l’accesso agli ambulatori al di fuori di orari concordati e garantiti all’utenza.
Ma è sufficiente?
Io credo che queste misure, per quanto ovunque auspicabili e necessarie, siano da affiancare a interventi più complessi; strumenti che vadano nella direzione di una migliore conoscenza reciproca tra medici e pazienti, di rispetto dei ruoli e della valorizzazione del rapporto medico paziente. Ricordiamoci sempre che per la nostra sicurezza non dobbiamo difenderci ma avvicinarci al paziente.
È necessaria una sensibilizzazione generale per riappropriarci della dignità intrinseca al nostro ruolo di Medici e per ridare forza al rapporto di fiducia, base di ogni percorso di cura.
Questo sarà possibile solo integrando il Servizio con i colleghi della Medicina Generale per generare vera continuità dell’assistenza attraverso condivisione di intenti, percorsi, dati e strumenti che ci permettano di conoscere ed essere conosciuti e stimati dal paziente perché parte di un sistema di fiducia virtuoso.

Riappropriamoci della bellezza del nostro lavoro!

Lorenzo Marino Segretario FIMMG CA Cuneo
Gruppo Nazionale Sicurezza in Continuità Assistenziale

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